DDN | 01-2021
DDN 263 | CASA DI MASSIMO PIERATTELLI
Ddn 263, magazine di design internazionale, dedica un articolo all’abitazione dell’architetto Massimo Pierattelli.
L’abitazione privata di Massimo Pierattelli racconta di una vita dedicata a interpretare la realtà con sguardo inedito, catturando l’originalità del passato attraverso soluzioni contemporanee.
Un palazzo del ‘500 affacciato su Piazza de’ Pitti, quartiere Oltrarno di Santo Spirito a Firenze, custodisce l’appartamento che racconta di storia antica e contemporanea, di passioni, viaggi, avventure, arte. Tutto in questa casa parla delle realtà di chi ci vive, l’architetto Massimo Pierattelli e la moglie Roberta Bencini. La più classica tipologia dell’ambiente fiorentino dell’epoca è volutamente mantenuta nella struttura generale della casa ed emerge con eleganza nelle travi a vista del soffitto, nelle bifore, nei camini di pietra, negli archi dei corridoi.
La potenza scenografica dell’abitazione è anche nel dialogo del passato con il futuro declinato nelle soluzioni disegnate su misura dall’architetto e nei tanti pezzi di design d’autore distribuiti con raffinata strategia. Souvenir etnici e opere d’arte rivelano memorie di incontri, vita vissuta con curiosità e interesse. La passione mai sopita per il mondo della progettazione è confermata dalle parole di Massimo Pierattelli: “Questa casa è il risultato non di un singolo intervento, ma di una stratificazione di gesti”. Sono piccole modifiche costanti, che rendono gli spazi unici e ricchi di suggestione.
Nel grande living, la libreria tripartita, progettata su misura, dipinge l’identità della casa: i blocchi verticali scandiscono l’ambiente, riprendendo il ritmo delle travi a vista del soffitto. Ricerca su materiali e colori, altra prerogativa degli architetti fiorentini, trova vita nell’intonaco delle pareti, realizzato con una pasta speciale in grassello di calce, a base di colla di pesce, pigmenti naturali e polvere di marmo. Tutte le luci concorrono nel sottolineare la dimensione solenne dell’abitazione, in cui si gioca sugli effetti di rifrazione, effetti amplificati, per esempio, nel marmo giallo di Siena del bagno padronale. Gli accenti riflettenti e luminosi vivacizzano la cucina, realizzata su disegno, e caratterizzata da dettagli in ottone lucido lavorato a mano, piano in granito e inserti di legno. Oggetti Tuareg, gioielli Imba, tappeti persiani e lampade, tavoli, divani, oggetti iconici di design, dialogano fra loro, riflettendo momenti di vita e di storia familiare.